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Il termine ‘ginnastica artistica’ indica una serie di discipline, che si differenziano per la tipologia di supporto o attrezzo utilizzato dall’atleta durante la prova. In particolare, le specialità maschili sono sei:

• la trave; esercizio a corpo libero, della durata massima di 1 minuto e 30 secondi, da svolgere in equilibrio su di una trave lunga 5 metri e larga 10 cm, sospesa al di sopra di un tappeto che serve ad attutire l’eventuale caduta degli atleti. La caduta dall’attrezzo, così come il mancato rispetto del limite di tempo, comportano una penalizzazione sul punteggio della prova;
• le parallele asimmetriche; i ginnasti che praticano tale disciplina effettuano esercizi a corpo libero, scalzi e a mani nude, volteggiando tra due strutture di metallo fissate al pavimento, ciascuna formata da due supporti verticali paralleli sormontati da un’asta orizzontale (staggio). L’esercizio si sviluppa in una serie di movimenti successivi (in gergo tecnico denominati “elementi”), codificati in maniera specifica; ogni elemento inizia con una ‘entrata’, che può avvenire dallo staggio più alto (245 cm) o da quello più basso (165 cm);
• il volteggio; il nome di questa disciplina deriva dal gesto tecnico che eseguono gli atleti durante la prova, ovvero un volteggio a corpo libero in sospensione con successivo atterraggio su un apposito materassino. L’attrezzo è costituito dal cosiddetto ‘cavallo’, un supporto di lunghezza e altezza predefinite che l’atleta sfrutta per darsi slancio dopo la rincorsa presa in pista;
• il corpo libero; in questa specialità, gli atleti si muovono liberamente su di un’apposita pedana, eseguendo una serie di elementi acrobatici di varia complessità e contraddistinti da uno specifico grado di difficoltà come, ad esempio, la capriola in avanti o indietro;
• gli anelli; l’atleta deve svolgere un esercizio composto da dieci elementi di difficoltà, assumendo posizioni statiche intervallate da passaggi dinamici;
• il cavallo con maniglie; molto simile al volteggio, con la differenza che la superficie del ‘cavallo’ non è piana ma presenta due maniglie rigide. Le regole di specialità consentono agli atleti di toccare l’attrezzo solo con le mani, utilizzandolo come appoggio per volteggi e acrobazie a corpo libero.

Le donne competono nelle stesse categorie, fatta eccezione per gli anelli e il cavallo con maniglie.